Fabio Modica nasce a Catania nel 1978.
Allievo
di noti artisti italiani quali Alberto Abate, Antonio Santacroce e
Francesco Scialfa, le sue prime prove possono ascriversi allo stile
classico rinascimentale, con occasionali riferimenti alla mitologia
greca e latina ed una predilezione per soggetti avvolti da luce
caravaggesca. Perfezionatasi nella tecnica ad olio, la sua arte trova
ulteriori veicoli espressivi negli acrilici, i gessetti, gli
acquerelli e, soprattutto, in tecniche miste sperimentali ed
innovative.
L'incontro
con il pittore Antonio Santacroce segna un radicale cambiamento nella
sua produzione ed identità di artista. Gradualmente prende le
distanze dallo stile figurativo classico per abbracciare una
prospettiva semi-astratta, nella quale l'amore per le nude linee e i
colori sfocia in un agone irrisolto fra l’innata propensione per i
linguaggi realistici ed iperrealisti e l'irresistibile richiamo
dell'espressionismo astratto.
In
Fabio Modica cresce nel tempo una genuina passione per il nudo,
ispirando una recente produzione di dipinti in bianco e nero sulla
mercificazione del corpo umano e sul suo decadimento spirituale. In
questa serie, chiamata "Mercification", l'assenza del
colore consente al pittore di concentrarsi esclusivamente
sull'energia del gesto, graffiando ed incidendo la superficie, e
donando ai soggetti vita propria e movimento.
Il
tratto distintivo della pittura di Fabio Modica è stato individuato
nella sua capacità di ottenere "stratificati accumuli di
vibrante colore spatolato sulla tela torturata con sciabolate di
action painting".